Short Story 2023 | Alessandro Cinque (ita)

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Vincitore Short story Award 2023Alessandro Cinque
Alpaqueros

Il Perù ospita il più alto numero di alpaca al mondo: approssimativamente 4 milioni, cifra che rappresenta circa l’88% del totale mondiale. Questi mammiferi vengono allevati in regioni peruviane ad alta quota, generalmente al di sopra dei 3.000 metri. Gli animali svolgono un ruolo fondamentale nelle comunità dell’altopiano andino, dove non è possibile coltivare e l’allevamento degli alpaca, insieme all’estrazione mineraria, sono le uniche attività produttive da cui trarre sostentamento. Più di un milione di persone, in un Paese di circa 33 milioni di abitanti, dipende esclusivamente da questi animali.

Il cambiamento climatico rappresenta un rischio crescente per questa specie e per le comunità locali. Infatti, nelle Ande si sono registrate stagioni delle piogge più brevi, ma più intense, e periodi di siccità più lunghi; le gelate e le grandinate sono diventate eventi climatici più comuni; i pascoli naturali si stanno restringendo e la qualità dell’erba sta peggiorando, costringendo le mandrie di alpaca a contendersi il cibo.

Questo progetto si propone di indagare come il cambiamento climatico in Perù influisca sugli allevatori di alpaca, trasformandoli in “migranti climatici” costretti a spostarsi ad altitudini sempre più elevate o ad abbandonare il loro stile di vita per trasferirsi in città a bassa quota. La minaccia diretta di tutto questo è la perdita dell’identità culturale andina. L’obiettivo di questo lavoro è anche quello di mostrare gli sforzi della comunità scientifica che cerca di contribuire alla lotta contro le conseguenze del cambiamento climatico sugli alpaca e rafforzare una maggiore resilienza degli animali attraverso la selezione genetica.

Copyright foto: © Alessandro Cinque

Alessandro Cinque è un fotogiornalista che vive tra gli Stati Uniti e il Perù. Il suo lavoro focalizza l’attenzione su tematiche ambientali e socio-politiche riguardanti l’America Latina, con particolare riferimento all’effetto devastante dell’attività mineraria sulle comunità indigene quechua e sulla loro terra. Attraverso il suo lavoro, Alessandro, documenta la contaminazione ambientale e le preoccupazioni per la salute pubblica nelle comunità indigene che vivono lungo il corridoio minerario del Perù. Si è impegnato a fotografare gli effetti dell’inquinamento che ha un impatto sui raccolti, sul bestiame e sulle case delle persone che vivono vicino ai siti minerari. 

Le sue fotografie sono state pubblicate su diversi media internazionali tra cui il New York Times, National Geographic, Wall Street Journal, Washington Post, Guardian, Al Jazeera, 6Mois, GEO, El Pais, Marie Claire, Libération e l’Espresso.  I suoi scatti sono stati esposti in Italia, Francia, Spagna, Stati Uniti e Perù, ed è stato finalista o vincitore di prestigiosi premi internazionali, tra cui l’Eugene Smith Grant, POYi, Leica Oskar Barnack, Alexia Grant, Luis Valtueña, World Press Photo e il Sustainability Award del Sony World Photography Awards. È inoltre destinatario del National Geographic Society’s Emergency Fund e del Pulitzer Center Grant, assegnati nel 2021.  L’anno successivo il suo lavoro viene pubblicato sulla copertina del National Geographic e diventa National Geographic Explorer.

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Lodi, Palazzo Barni, C.so Vittorio Emanuele II, 17

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