No – Profit Award 2018 | Water Grabbing Observatory – ITA

Terzo Ente No Profit vincitoreFausto Podavini for Water Grabbing Observatory

<< Una fotografia che denota una grande capacità di utilizzo del linguaggio fotografico, unita a molteplici situazioni e prospettive.

L’impatto dei grandi cambiamenti climatici si fa realtà di ogni giorno, fatica quotidiana e peso per una popolazione che ha nell’acqua una continua sfida. >>

E io muterò i fiumi in luoghi aridi - foto di Fausto Podavini

And I will make the rivers dry”, è un lavoro fotografico dedicato ai grandi cambiamenti territoriali e sociali in una delle aree più povere del Kenya, la contea Turkana.

Nella zona Nord-Est del Kenya, dove una bibita costa meno dell’acqua, si trova il Turkana, il più grande lago permanente in luogo semi desertico ed il più alcalino del mondo.

Essendo un bacino chiuso, tutta l’acqua che vi si versa evapora per effetto delle alte temperature del luogo, in costante aumento a causa dell’impatto dei fenomeni climatici.

L’area del Turkana è una delle zone maggiormente colpite dal cambiamento climatico con le temperature medie che sono aumentate di circa 2 gradi e mezzo negli ultimi 10 anni.

Nella stessa area vivono un milione e 200 mila persone, per la maggior parte pescatori, che lottano spesso contro la siccità e che hanno come massima fonte di approvvigionamento il lago.

Desertificazione, siccità, inondazioni e sfollamenti forzati, inquinamento dell’acqua, economie locali in ginocchio. Che ne sarà del lago Turkana?

Nato a Roma, vive e lavora nella sua città natale. Diplomato tecnico industriale in elettronica, consegue il Master di Reportage presso l’accademia di fotografia Jonh Kaverdash di Milano. Inizia il percorso fotografico prima come assistente e fotografo di studio per avvicinarsi sempre più alla fotografia di reportage.

Ha fatto parte del Mifav dell’Università di Tor Vergata, dove ha avuto modo di conoscere ed entrare in contatto con numerosi fotografi. Abbandonata la fotografia di studio per dedicarsi esclusivamente al reportage, intraprende un percorso da freelance che lo vede collaborare con varie Onlus per la realizzazione di vari reportage in Italia, Perù, Kenya ed Etiopia, dove attualmente sta portando avanti alcuni progetti fotografici personali.

Nel 2009 inizia una collaborazione con il Collettivo Fotografico WSP, dove oltre alla figura di fotografo, svolge l’attività di docente di fotografia di reportage.

I suoi lavori hanno ottenuto riconoscimenti internazionali come il World Press Photo, il Poy, il Sony, Yves Rocher Grant e sono stati pubblicati sulle più importanti riviste  internazionali. Ha inoltre esposto nelle più importanti città come New York, Madrid, Barcellona, Milano, Roma.

http://www.faustopodavini.eu/

Water Grabbing Observatory è un’associazione fondata con il fine di analizzare e documentare fenomeni sociali, ambientali ed economici legati all’acqua e al clima, in Italia e nel mondo. L’Osservatorio esamina casi di accaparramento d’acqua e violazione dei diritti umani attraverso documentari, report e ricerche a partire dal territorio e dalle persone. Lavoriamo incessantemente sulla comunicazione, sul giornalismo d’impatto, sulla ricerca e sulle attività di advocacy e la nostra missione è quella di rendere l’acqua un diritto umano accessibile a tutti a livello mondiale. Abbiamo realizzato il libro “Water grabbing: le guerre nascoste per l’acqua nel XXI secolo” (edizione italiana, quella inglese sarà disponibile a partire dal 2019) e reportage multimediali pubblicati da La Stampa, El Pais, Die Zeit, BioEcoGeo, Geo España, SciDev, Al Jazeera English, Internazionale.

www.watergrabbing.it