Destino Final (Destinazione Finale)

“Destino Final” è un’espressione in lingua spagnola usata dai piloti nei voli di linea per indicare il luogo di arrivo di un aereo. Questa mostra racconta di un’inchiesta sugli eventi e le conseguenze della dittatura militare argentina e i “voli della morte”.
Un lungo lavoro, iniziato intorno al 2003, che unisce fotografia e indagine e che ha portato il fotografo Giancarlo Ceraudo, insieme alla giornalista investigativa Miriam Lewin, ex-desaparecida, al ritrovamento degli aerei e dei piani di volo usati dalla giunta militare argentina, dal 1976 fino al 1983, per eliminare gli oppositori al regime.
Per circa 5.000 persone “Destino Final” ha assunto un significato atroce: drogate, prive di sensi, caricate su aerei militari, tristemente noti come i “voli della morte”, venivano gettate, ancora vive, nell’Oceano Atlantico, la loro destinazione finale.
Solo alcuni dei loro corpi sono stati recuperati. Le famiglie dei desaparecidos stanno ancora cercando i resti e attendono giustizia.
Ceraudo e Lewin hanno condotto un’indagine che ha portato alla scoperta, dopo più di 30 anni, di cinque aerei della Marina argentina utilizzati per i “voli della morte” e i piani di volo dettagliati conservati a bordo. Gli aerei sono stati trovati nelle città argentine di Buenos Aires e Bahia Blanca (due velivoli di modello Lockheed Electra) e in Lussemburgo, Inghilterra e Fort Lauderdale negli Stati Uniti (tre velivoli di modello Short Skyvan).
I piani di volo includevano il modello dell’aereo, il numero di serie, la data di volo, l’itinerario, il nome del pilota, la durata della missione: tutto era stato registrato. Questi documenti hanno rappresentato un’incredibile e preziosa prova d’accusa consegnata alla giustizia argentina.
Parte delle indagini si sono concentrate su un gruppo di familiari dei desaparecidos, incluse le fondatrici delle Madri di Plaza de Mayo e due suore francesi che furono rapite dopo un incontro nella Chiesa della Santa Cruz a Buenos Aires e gettate vive dagli aerei.
Pochi giorni dopo il sequestro, l’Oceano ha restituito alcuni dei loro corpi, ritrovati sulla spiaggia di Santa Teresita, 300 chilometri a sud di Buenos Aires.
Incrociando le perizie medico-legali sui corpi, i pubblici ministeri conclusero che le vittime erano state gettate dallo Skyvan PA51 ritrovato da Ceraudo e Lewin a Fort Lauderdale in Florida. 
Il 12 aprile 2011, a seguito dell’esame di queste prove, e in particolare dei piani di volo ritrovati, un procuratore della corte di Buenos Aires ha chiesto l’arresto di Enrique José De Saint Georges, Mario Daniel Arru e Alejandro Domingo D’Agostino, tre dei piloti presumibilmente coinvolti nei “volo della morte” operato dallo Skyvan PA51 la notte del 14 dicembre 1977.
Dal novembre 2012, i tre piloti sono agli arresti in attesa di giudizio. La sentenza è prevista entro la fine del 2017.
Nel corso degli anni Giancarlo Ceraudo è stato in molti centri clandestini di detenzione e morte, ha lavorato con le Madri di Plaza de Mayo e gli antropologi forensi e ha fotografato alcuni dei sopravvissuti.
“Destino Final” racconta un appassionante lavoro di indagine che ha squarciato il velo su una delle pagine più tristi della storia recente, non solo, Argentina.

BIOGRAFIA

Giancarlo Ceraudo è un fotografo documentarista nato a Roma. Ha una formazione accademica in antropologia e lavora indagando questioni sociali, ambientali e legate ai diritti umani. Dal 2001 si occupa di America Latina, raccontando molti dei principali eventi e cambiamenti che hanno investito il continente. Ha lavorato, inoltre, in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.

Il suo lavoro è ampiamente pubblicato sulla stampa italiana e internazionale e le sue immagini fanno parte della collezione permanente del Maxxi.

“Destino Final”, il lavoro a cui si è dedicato per oltre dieci anni, è un’inchiesta sulla dittatura argentina condotta insieme alla giornalista Miriam Lewin, sopravvissuta ai campi di concentramento, con cui è riuscito a rintracciare gli aerei dei “voli della morte” usati per gettare in mare i corpi narcotizzati dei desaparecidos. L’inchiesta ha portato all’arresto di quattro persone ancora in attesa di giudizio. Nel 2015 “Destino Final” è arrivato finalista all’Eugene Smith Grant e nel 2017 è stato pubblicato da Schilt Publishing.