In Bangladesh, le arti marziali sia tradizionali che moderne, affondano le loro radici storiche nel periodo coloniale, quando rappresentavano una forma di resistenza all’oppressione. Dopo l’indipendenza, queste discipline si sono organizzate in modo più strutturato. Oggi vengono praticate come autodifesa, soprattutto da bambini e ragazze, ma anche come forma di intrattenimento e sviluppo personale. Nonostante i successi internazionali, le arti marziali rimangono sottofinanziate e poco rappresentate dai media. Questo progetto esplora le dimensioni culturali, sociali e politiche delle comunità di arti marziali nel Paese.

Copyright foto: © Md Zobayer Hossain Joati

“Viviamo per combattere” è un’esplorazione visiva potente e ricca di livelli di lettura, che va ben oltre la semplice documentazione della disciplina fisica e svela un’eredità culturale di resistenza, identità e resilienza nel Bangladesh contemporaneo.
Con uno sguardo attento e un obiettivo che si avvicina ai soggetti con empatia, Md Zobayer Hossain Joati dà visibilità a un mondo vivace ma spesso trascurato, dove le arti marziali sono molto più di uno sport: sono strumenti di emancipazione, in particolare per bambini e donne, e un legame con storie di lotta e autodeterminazione. Questo progetto si distingue nella categoria Student per la profondità della ricerca, la forte coerenza visiva e l’impegno nel raccontare storie che non sempre trovano spazio nelle narrazioni contemporanee.