spazio outdoorJasper Doest
Pandemic Pidgeons - A Love Story
(I piccioni pandemici - Una storia d'amore)

Una coppia di piccioni selvatici ha fatto amicizia con la famiglia del fotografo, che è stata isolata in casa a Vlaardingen, nei Paesi Bassi, durante la pandemia di Covid-19. Ollie e Dollie, questo il nome che ha dato loro la famiglia, erano “ospiti” abituali in casa e le loro visite quotidiane hanno aiutato tutti quanti a rimanere “sani di mente” in un periodo molto impegnativo.

I piccioni selvatici (Columba livia domestica) discendono dalla colomba delle rocce, che abita le scogliere e le montagne vicino al mare. Le sporgenze degli edifici, che riproducono un ambiente simile a quello dove vivono normalmente, sostituiscono le scogliere e i piccioni si sono adattati alla vita e all’ambiente di città, insediandosi nelle aree urbane di tutti i continenti esclusa l’Antartide, con una popolazione complessiva di centinaia di milioni di esemplari. I colombi delle rocce sono stati i primi uccelli a essere addomesticati, tra cinque e seimila anni fa, in Mesopotamia. Sono stati allevati come fonte di cibo e in seguito addestrati a portare messaggi. Gli uccelli in fuga, o rilasciati da un ambiente domestico, sono poi diventati i primi piccioni selvatici (o di città) a popolare i nostri centri. Sebbene molti ritengano che siano vettori di malattie, gli studi non lo confermano; possono trasmettere contagi come la salmonella e gli acari aviari, ma è estremamente raro che infettino i mammiferi e, in particolare, l’uomo.

Questa storia non parla solo di una coppia di piccioni, ma ci ricorda che non siamo soli su questo pianeta e che abbiamo bisogno di condividere i nostri spazi con le specie che ci circondano. Facciamo parte di un ecosistema e dipendiamo da questo per la nostra stessa sopravvivenza, anche quando viviamo in una giungla di cemento.⁣

Il fotografo olandese Jasper Doest realizza con le immagini storie che esplorano il rapporto tra l’umanità e la natura. Con una laurea in ecologia, Doest sa bene che la vita umana dipende da tutto ciò che il nostro pianeta ha da offrire e al contempo riconosce la natura insostenibile degli attuali modelli di consumo umani. Attraverso il suo lavoro fotografico dà voce all’ambiente e cerca di colmare il divario tra noi e la natura.

Fermamente convinto nella possibilità della fotografia di provocare cambiamenti, Doest è senior fellow della International League of Conservation Photographers e ambasciatore del World Wildlife Fund. È stato insignito di numerosi premi, tra cui il World Press Photo per quattro volte (una di queste con la storia Pandemic Pigeons) e nel 2020 è stato nominato Wildlife Photographer of the Year.

Tiene spesso conferenze sulla fotografia, la conservazione e la sostenibilità globale e ha presentato i suoi lavori in eventi quali la “Conferenza sui cambiamenti climatici” delle Nazioni Unite a Bonn e alla Royal Geographical Society a Londra.

jasperdoest.com

   

Per scoprire di più sul progetto e sull’autore:

Lodi, Giardini Pubblici – viale IV Novembre

INGRESSO GRATUITO