Master Award 2022 | Alessio Mamo (ita)

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Menzione speciale Master Award 2022Alessio Mamo
Mafqoodeen - Riesumare l'Iraq

Si stima che siano tra 250.000 e 1 milione le persone scomparse in Iraq, i numeri più alti mai registrati per singolo Paese. I desaparecidos iracheni sono vittime di quattro decenni di dittatura, guerre, genocidi e terrorismo.

La squadra di esperti che fa capo al Dipartimento di Medicina Legale ha attraversato tutto l’Iraq nel corso degli ultimi tredici anni, da Bassora nel sud sino a Sinjar nel nord, passando per Tikrit e lungo il fiume Tigri. Le loro trasferte, durante le quali sono state scavate fosse comuni per riesumare cadaveri, sono state tra le più dolorose e impegnative mai svolte.

Sin dall’epoca dell’ex-regime di Saddam Hussein fino ai tempi recenti, caratterizzati dai massacri dell’Isis – un periodo duranta quaranta anni – il suolo iracheno ha celato i cadaveri di centinaia di migliaia di vittime: persone scomparse durante la guerra Iran-Iraq (1980-88), oppositori politici di Saddam, civili che hanno perso la vita dopo il 2003 e durante il conflitto civile (2006-2008) e, infine, durante l’occupazione per mano dell’Isis (2014-2017) e a causa delle operazioni militari messe in campo per contrastare il gruppo terroristico. Le fosse comuni dell’Isis hanno occupato negli ultimi anni gran parte del tempo e delle energie: solo queste sono 202, mentre non si conosce il numero di quelle dell’ex regime.

I team iracheno del Dipartimento di Medicina Legale è composto da antropologi forensi, medici ed esperti che stanno portando alla luce crimini contro l’umanità, identificando i corpi per poterli restituire alle famiglie delle vittime. A partire dal 2019 sono stati accompagnati da una squadra investigativa internazionale delle Nazioni Unite che ha aiutato a raccogliere prove per perseguire i crimini perpetrati dall’Isis, grazie all’esperienza acquisita in seguito ai massacri di civili in Ruanda, Bosnia, Argentina e Cambogia. Le campagne nelle diverse province dell’Iraq coinvolgono le famiglie delle vittime per raccogliere campioni di DNA e altre prove. La raccolta di campioni presso le famiglie yazide è stata la più impegnativa poiché sono molti i membri della stessa famiglia che sono stati uccisi o hanno lasciato l’Iraq rifugiandosi in altri Paesi.

Il lavoro umile e l’enorme sforzo portati avanti con impegno dalla squadra sta facendo la storia dell’Iraq. Il team dovrà lavorare ancora per molti anni, ma la speranza è che la prossima fossa comune sarà l’ultima.

Copyright foto: © Alessio Mamo

Alessio Mamo è un fotografo freelance che vive a Catania. Dopo una laurea in chimica, si diploma in fotografia presso l’Istituto Europeo di Design di Roma nel 2007. L’anno successivo intraprende la sua carriera come fotogiornalista, focalizzando il suo sguardo su tematiche contemporanee riguardanti la sfera sociale, politica ed economica. Alessio si occupa inoltre di migrazione e rifugiati, a partire dalla Sicilia fino al Medio Oriente. I suoi lavori sono stati premiati con diversi riconoscimenti internazionali tra cui due World Press Photo, Pictures of the Year, Premio Luchetta e Premio Internazionale Maria Grazia Cutuli. È stato anche finalista all’ Amnesty International Media Award 2022. Collabora regolarmente con il Guardian. Le sue foto sono state pubblicate su importanti riviste internazionali come TIME, The Guardian, Newsweek, Le Monde, Der Spiegel, Stern, National Geographic, Geo, Polka, AlJazeera, The New Yorker, Internazionale e L’Espresso. Lavora inoltre a progetti fotografici commissionati da Médecins Sans Frontières e l’Alto Commissariato per le Nazioni Unite.

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