SPAZIO EUROPALuca Nizzoli Toetti
QUASI EUROPA

L’allargamento a est della Comunità Europea ha contribuito a generare dinamiche geopolitiche che hanno reso instabile il territorio dell’Europa orientale. Vecchi regimi e nuove democrazie diffidano e al contempo sono fatalmente attratti da un occidente a cui vorrebbero assomigliare. I quarant’anni passati all’ombra della Russia Sovietica hanno però lasciato il loro segno sulla vita quotidiana, sulle case, le vie, i vestiti, sui comportamenti personali: se il socialismo reale è morto il suo stile non è scomparso e riemerge in nuove forme di assolutismo.

Viaggiare in questi luoghi significa attraversare un confine che è geografico ma anche temporale, varcato il quale si torna verso un passato dimenticato di paesi remoti, città grandi dai nomi quasi sconosciuti, cancellati dalla memoria della gente in quanto al di là di una famigerata cortina.

Copyright foto: © Luca Nizzoli Toetti

Luca Nizzoli Toetti, da Venezia. Quasi 30 anni di carriera tra pubblicazioni su quotidiani e magazines, mostre, partecipazioni a festival, incontri pubblici e qualche riconoscimento.

Dalla strage di via Palestro alla nascita dell’Euro, nel corso degli anni pubblica sui maggiori quotidiani italiani centinaia di fotografie documentando i principali avvenimenti di cronaca e attualità politica ed economica.

Collabora in maniera assidua con alcune riviste, producendo reportage, come L’Espresso, ioDonna, Internazionale.Per Vanity Fair ritrae più di trenta fra i più celebri autori italiani per “Scrittori in corso”, rubrica curata da Caterina Soffici: grazie a questa commissione ha la fortuna di incontrare Alda Merini, Nanda Pivano, Vincenzo Cerami e altri grandi scrittori e poeti del 900.E’ direttore artistico dell’Independent Foto Festival di Ivrea nel 2010 e 2011, in cui chiama i migliori colleghi ed esperti italiani di fotografia a confrontarsi sull’attualità della professione.Fra le tante ospita la mostra in ricordo di Marco Pesaresi, autore che ha profondamente segnato l’ispirazione di Luca nell’approccio al lavoro.

Come teatro per la sua ricerca fotografica sceglie l’Europa, la sua visione autoriale gli vale il premio Bruce Chatwin per i grandi viaggiatori nel 2010 e viene elogiata sia dal maestro Gianni Berengo Gardin che riconosce in Luca il suo “erede”, che da Claudio Magris che definisce il progetto “almost Europe” come “…bellissimo, un’immagine concreta, struggente, errabonda di ciò che è e non è l’Europa”.

Il libro “almost Europe”, opera prima edita da Postcart nel 2013, forte di 55 foto di classico, puro bianco e nero, realizzate tra Kaliningrad e Istanbul durante un viaggio di alcuni mesi tra Russia, Bielorussia, Ucraina, Moldova e Transnistria, con testi di Mario Dondero e Sergio Romano, è un successo di critica e pubblico e risulta (quasi) esaurito. Premio Bastianelli (miglior libro di fotografia italiano opera prima) 2014, nomination per World best book a PhotoEspana, selezionato per la mostra “TIP–the italian photobook, Best Italian book 2000/2014” curata da MiCamera.

Nel 2017 sempre da Postcart pubblica Still Europe, con testi di Francesco Acerbis e Zygmunt Bauman, secondo capitolo della trilogia sull’Europa, ricerca che lo vede impegnato ormai da alcuni anni.

A inizio 2019 fonda Spaziergang, mini casa editrice dedita alla pubblicazione di inediti ed editi lavori fotografici propri e di colleghi complici.

Nel 2021 per l’editore Emuse nel 20esimo anniversario dai fatti di Genova ha editato ‘G8 / Venti – Un sogno in sospeso’ unendo, alle sue, le fotografie di 5 colleghi fotogiornalisti.

Sempre del 2021 è Europa Texas in cui si cimenta come scrittore, libro che chiude la Trilogia Europea e che diventa prima un podcast e poi un reading accompagnato dalla chitarra di Denis Alessio.

Fedele alla sua indole, Luca, è sempre in viaggio.

lucanizzolitoetti.com

Lodi, Banca Centropadana – Corso Roma, 100

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