Single Shot Award 2025 | Afshin Ismaeli

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Vincitore Single Shot Award 2025Afshin Ismaeli
The Price Of War
Il Prezzo della Guerra

Leopoli, Ucraina, 2024
Zakhar Biryukov (36 anni), veterano delle Forze Speciali ucraine, è seduto con suo figlio Yehor presso il centro di riabilitazione Superhumans di Leopoli. Biryukov è rimasto gravemente ferito durante una devastante esplosione di un elicottero nel Donbas, in cui ha perso entrambe le braccia, un occhio, la gamba destra e parte dell’udito.
L’invasione russa ha causato enormi perdite umane. Circa 1 milione di soldati russi e ucraini sono stati uccisi o feriti dall’inizio del conflitto nel 2022. Il presidente ucraino Zelensky ha confermato che 43.000 soldati ucraini sono stati uccisi e circa 370.000 feriti. Molti presentano fratture complesse, ferite da schegge e lesioni da esplosioni o colpi d’arma da fuoco.

Copyright foto: © Afshin Ismaeli

La Motivazione della Giuria

In questa immagine intensa e composta, Afshin Ismaeli riesce a rappresentare con rara sensibilità le conseguenze più profonde e durature della guerra che purtroppo accomunano tutti i conflitti. Il corpo segnato di un padre, veterano mutilato, si intreccia con la presenza silenziosa e fragile del figlio: due generazioni unite da una ferita collettiva che va oltre la dimensione individuale del legame familiare.
Questa fotografia racconta, con struggente immediatezza, un messaggio universale: le conseguenze della guerra non terminano con i conflitti, e le ferite si trasmettono di generazione in generazione, segnando per sempre non solo la vita di chi ha combattuto, ma anche quella di chi ha ereditato quel dolore.

Afshin Ismaeli è un fotoreporter di guerra norvegese. Nato in Iran nel 1985, è cresciuto in Iraq, vivendo in prima persona le devastanti conseguenze della guerra sulle persone e sulle comunità che abitano. Questa esperienza vissuta da bambino gli ha trasmesso un profondo senso di empatia e il desiderio di far luce, attraverso il suo lavoro, sul costo umano dei conflitti.
Ismaeli ha studiato giornalismo presso l’Università di Oslo, prima di intraprendere la carriera di fotoreporter, concentrandosi su situazioni di guerra, conflitti e questioni umanitarie. Il suo lavoro lo ha portato in alcuni dei luoghi più pericolosi del mondo, tra cui Iraq, Siria e Afghanistan. In queste regioni ha documentato i conflitti e la lotta contro il terrorismo, raccontando il lato umano della guerra attraverso fotografie evocative.

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Lodi, Banca Centropada, Corso Roma, 100

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