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Questo progetto affronta la condizione delle donne eritree e tigrine, scappate attraverso Eritrea, Etiopia e Sudan. Inizialmente focalizzato sulle donne eritree che fuggivano da uno dei peggiori regimi dittatoriali del mondo, il progetto si è poi esteso includendo anche le donne coinvolte nella guerra nella regione del Tigray. Durante il conflitto, le Forze di Difesa Eritrea utlizzavano la violenza sessuale come arma di guerra prendendo di mira le donne eritree per punirle e quelle tigrine per sterminarle. A prescindere dalla nazionalità a cui appartenevano, i loro corpi diventavano campi di battaglia.
This project analyzes the condition of Eritrean and Tigrinya women who fled across Eritrea, Ethiopia, and Sudan. Initially focused on Eritrean women escaping one of the world’s worst dictatorships, it later expanded to include Tigrinya women due to the war in Tigray. During the conflict, the EDF used sexual violence as a weapon of war, targeting Eritrean women as punishment and Tigrinya women to exterminate them. Their bodies became battlegrounds with no sides.