UNO SGUARDO SUL NUOVO MONDOI FOTOGRAFI DI AFP
The Pandemic that Changed the World
(La pandemia che ha cambiato il mondo)

Covid-19: la crisi mondiale in dieci momenti chiave

Le prime informazioni frammentarie provenienti dalla Cina sino agli allarmi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), seguiti dall’isolamento e dall’arresto dell’economia globale: queste le dieci fasi chiave nella diffusione del Covid-19, definita come una pandemia ormai da sei mesi.
Nel mondo sono stati ufficialmente registrati oltre 900.000 decessi e 27,6 milioni di casi di infezione.

Primo decesso

Il 31 dicembre 2019, l’OMS viene a conoscenza di una comunicazione delle autorità di Wuhan che riportano casi di polmonite virale nella città. L’organizzazione internazionale non otterrà la conferma dalle autorità cinesi se non tre giorni dopo.
Il 7 gennaio 2020 viene identificato un nuovo Coronavirus. Quattro giorni dopo, Pechino annuncia il primo decesso.

Wuhan, tagliata fuori dal mondo

Il 23 gennaio la città di Wuhan viene isolata dal mondo. Nei giorni successivi, sarà così anche per quasi tutta la provincia di Hubei. Alcuni paesi iniziano a rimpatriare i propri cittadini dalla Cina.
La prima morte ufficiale fuori dall’Asia si registrerà il 15 febbraio: un turista cinese ricoverato in Francia.

Una “pandemia”

È da poco passata la mezzanotte del 20 febbraio quando l’assessore al Welfare della Regione Lombardia dà la notizia di un trentottenne positivo al Covid-19 ricoverato all’ospedale di Codogno, in provincia di Lodi. La cittadina, insieme ad altri dieci comuni diventerà la prima zona rossa in Italia. Da lì a poco il lockdown interesserà l’intero paese.

Il 6 marzo l’epidemia ha superato la soglia dei 100.000 casi registrati in tutto il mondo. L’11 marzo l’OMS qualifica il Covid-19 come una “pandemia”. I mercati azionari globali stanno registrando i minimi storici. I governi e le banche centrali annunciano le prime massicce misure a sostegno dell’economia.

L’Europa si ferma

Il 16 marzo la Germania invita i suoi cittadini a “restare a casa” e il Regno Unito a evitare ogni “contatto sociale”. La Francia è in isolamento dal 17 marzo mentre l’Unione Europea annuncia la chiusura delle sue frontiere esterne.

Minaccia per l’umanità intera

Il 24 marzo viene annunciato il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo da luglio 2020 all’anno successivo. Il giorno dopo l’Onu avverte che il dilagare della pandemia “minaccia tutta l’umanità”.

La metà del mondo in isolamento

In tutto il mondo vengono adottate misure di contenimento. Secondo una ricerca effettuata da AFP, il 2 aprile più di 3,9 miliardi di persone – la metà della popolazione mondiale – sono costrette o chiamate a confinarsi. Lo stesso giorno viene superato il milione di contagi da Covid-19.

L’economia in ginocchio

Il 29 aprile, il produttore di aeromobili americano Boeing taglia 16.000 posti di lavoro. Vettori aerei, case automobilistiche e molti grandi gruppi soffrono e annunciano forti riduzioni del personale.

La controversia sull’idrossiclorochina

Promossa dal professore francese Didier Raoult, sostenuta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, l’idrossiclorochina è classificata come inefficace da un clamoroso studio internazionale, pubblicato il 22 maggio. Ma questa pubblicazione è stata successivamente ritirata a causa della presenza di alcuni errori. Il 5 giugno, un test britannico dimostra ugualmente che il prodotto è inefficace.

Spinta in America Latina

Il 7 giugno, la pandemia supera i 400.000 morti e progredisce fortemente in America Latina. Il Brasile diventa il secondo paese con più morti dopo gli Stati Uniti.

Maschere sì e maschere no

L’aumento dei casi induce gradualmente diversi paesi europei a imporre l’uso di mascherine. Alla fine di agosto e all’inizio di settembre vengono organizzate manifestazioni anti-maschera a Berlino, Londra, Parigi e Roma.

Questa mostra è stata realizzata in collaborazione con AFP (Agence France Presse)

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I fotografi presenti in questo percorso espositivo sono: Michael Dantas, Hector Retamal e Piero Cruciatti.

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