spazio tematicoPaolo Marchetti
Il prezzo della vanità

La vanità è sempre stata motivo di grande interesse, specialmente nell’arte, basti pensare a pittori come Tiziano o Memling, ma anche nella scultura e nella letteratura. Ritroviamo un altro esempio in Narciso, uno dei più famosi personaggi della mitologia greca, la cui storia è segnata dalle insidie della vanità, così come quella di Lucifero, o di Adamo ed Eva.
Con questo lavoro l’autore intende proiettare l’analisi della vanità nella nostra era e investigare le forme di espressione narcisistica del giorno d’oggi e i suoi meccanismi sociali. Ma soprattutto, vuole raccontare qual è il prezzo della vanità. Molti sanno come funziona l’allevamento intensivo: tecniche industriali vengono sfruttate per ottenere la massima produttività al minor costo possibile, utilizzando il minimo spazio. E’ altresì vero che poco invece si conosce dei processi legati all’allevamento intensivo in relazione all’enorme business delle pelli di animali destinate ai mercati mondiali dell’alta moda. Questo lavoro racconta i sacrifici che stanno dietro agli spietati valori su cui si basa l’alta moda e le sue tendenze culturali, dominate da crudeli canoni estetici./span>
Sino ad oggi, Paolo ha portato a termine i primi quattro capitoli, in Colombia, dove ha documentato un allevamento intensivo di coccodrilli, in Polonia, in un allevamento di visoni e in Thailandia, all’interno di un allevamento di struzzi. Inoltre, ha raccontato le attività lucrative della concia, fase indispensabile a seguito del macello degli animali, e, per concludere la ricerca, ha documentato il surreale circuito dell’alta moda, fotografando quel luogo che più risponde ai molteplici interrogativi che possono sorgere e ultima destinazione di un lungo viaggio: la passerella, il simbolo di un diffuso bisogno sociale, ovvero la necessità di essere notati.

http://www.paolomarchetti.org/stories/the-price-of-vanity/

Paolo Marchetti è un fotografo indipendente che vive a Roma, vincitore di diversi premi e grant.

Ha lavorato per tredici anni nell’industria cinematografica, coprendo ogni ruolo nel campo della fotografia.

Nelle sue scatti, Paolo ha sempre prestato particolare attenzione alle questioni politiche e antropologiche, e ha deciso di intraprendere una carriera da freelance per potersi concentrare sia su progetti personali a lungo termine, che su lavori commissionati da clienti.

Paolo ha lavorato in ogni parte del mondo, oltre al suo paese natale.

I suoi progetti vengono pubblicati regolarmente su riviste e quotidiani internazionali quali L’Espresso, Internazionale, Vanity Fair, Marie Claire, 6MOIS, Sunday Times, British Journal of Photojournalism, The Guardian, Le Monde, Geo Germany, Geo Latvia, Geo Finland, Days Japan, Der Spiegel, Stern, Newsweek US, Newsweek Japan, CNN, New York Times, International Herald Tribune, Time magazine, National Geographic US.

Marchetti è stato insignito di diversi riconoscimenti internazionali, tra cui: “NPPA – Best of Photojournalism” per dieci volte consecutive, “PDN’s Award” per otto volte consecutive, “Getty Images Editorial Photography” per una edizione, “American Photography Annual Book” per due volte, “POY – Picture of the Year” per otto volte – tre dei quali nella prestigiosa categoria “Photographer of the Year” – mentre nel 2016 si è classificato al primo posto.

I lavori di Marchetti sono stati esposti in tutto il mondo, nei più importanti festival di fotografia, tra cui “Visa pour L’Image” a Perpignan, cinque volte consecutive al festival di Arlès, al “Bronx Documentary Center” di NY, al MOPA – Museum of Photographic Arts – di San Diego, ad Amsterdam, durante i giorni di premiazione per la cerimonia del “World Press Photo”, a Parigi per il primo premio di ANI Pix-Palace Foundation, in Cina al Pingyao International Photography, e in molte altre occasioni.

Attualmente, Marchetti è rappresentato dall’agenzia Reportage di Getty Images, e dalla neonata agenzia Verbatim.

http://www.paolomarchetti.org/

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