DOMENICA 29 OTTOBRE | La fotografia nel movimento per i diritti civili degli afroamericani a cura di Laura Covelli
17.00 – Biblioteca Laudense di Lodi, Sala Granata ,Via Solferino, 72

L’ incontro Educational dal titolo “La fotografia nel movimento per i diritti civili degli afroamericani” sarà un viaggio per immagini, musica, arte e letteratura attraverso le principali tappe storiche e politiche che hanno segnato la lotta per la conquista dei diritti civili per i cittadini afroamericani.

Dallo schiavismo, alla Proclamazione d’emancipazione di Abramo Lincoln; dalla segregazione razziale sancita dalle leggi di Jim Crow,  alle migrazioni verso il nord per dar vita al Rinascimento di Harlem, fino ad arrivare ai boicottaggi degli autobus, il Ku Klux Klan, le marce, i sit-in, i grandi leader come Martin Luther King e Malcom X.  

Nonostante tutta una serie di provvedimenti legislativi emanati dalla Corte Suprema volti a favorire il diritto allo studio e la pietra miliare rappresentata dal Civil Right Act che garantiva il diritto al voto ai cittadini afroamericani, la strada verso l’uguaglianza sociale è ancora lunga.

Biografia

Laura Covelli è responsabile del Progetto Educational del Festival della Fotografia Etica che ogni anno accoglie migliaia di studenti da tutto il nord Italia, aprendo una finestra sul mondo attraverso un fotogiornalismo a misura di studente.

Da sempre si occupa di organizzare attività di alfabetizzazione visiva e lettura delle immagini attraverso programmi creati in collaborazione con istituzioni, enti locali e organizzazioni, molti dei quali affiancando la lingua straniera ai contenuti di carattere fotogiornalistico.
Dopo la laurea in Lingue e Culture Europee con un focus particolare su Studi Americani, conseguita presso l’Università di Modena, intraprende la sua carriera professionale presso una delle agenzie delle Nazioni Unite impegnandosi in progetti di comunicazione e marketing, corporate social responsibility e con un’attenzione particolare alle attività volte a promuovere l’istruzione nei paesi del sud del mondo, così come sul territorio. Sviluppa un forte interesse per questo settore e sente l’urgenza di mettersi in gioco in prima persona per favorire l’inclusione nell’ambiente scolastico, l’uguaglianza e per estendere l’accesso ad un’istruzione di qualità anche a coloro che vivono nelle aree meno servite. Lasciato il settore del non-profit decide di impegnarsi attivamente come insegnante di lingue straniere nelle scuole pubbliche ed in seguito fonda The Tree of Languages, scuola di lingue che ospita ogni anno bambini ed adulti che attraverso metodologie di immersione linguistica e culturale si
avvicinano alla lingua straniera non solo come mezzo di comunicazione, ma come veicolo per l’apprendimento di contenuti.

Affianca all’ insegnamento le attività di traduzione ed interpretariato.

Ha vissuto, viaggiato e lavorato in diversi paesi del mondo.